Una mobilità sempre più sostenibile è il tema su cui da anni si dibatte laddove, come in Europa, si stima che la stragrande maggioranza della popolazione viva in aree urbane e che gli spostamenti prevedano prevalentemente l’utilizzo di veicoli di grandi dimensioni con un unico occupante. Con inevitabili negative ripercussioni sul traffico e sull’inquinamento.
Le auto elettriche sono una realtà ancora purtroppo di nicchia ma con P-Mob si preannuncia una piccola rivoluzione. Sette aziende di quattro paesi, tra cui l’Italia con la Fiat, saranno impegnate per tre anni nella realizzazione del progetto “Integrated Enabling Technologies for Efficient Electrical Personal Mobility”, in breve P-Mob.
Pietro Perlo, leader del progetto e Ceo di Ifevs (Interactive Fully Electrical Vehicles) ha dichiarato: “Piuttosto che offrire forme di mobilità sulla base di prezzi dell’energia sempre in aumento, l’industria è ora di fronte alla possibilità di soddisfare una richiesta razionale di mobilità pulita, sicura e a basso consumo di energia, che richiedono meno energia per essere prodotti e con l’utilizzo di materiali riciclabili a fine vita”.
Di che si tratta? Di un’auto elettrica piuttosto piccola, leggera ma progettata con una particolare attenzione alla sicurezza, dotata di portiere solo da un lato, con quattro ruote motrici e una bassa resistenza aerodinamica. Velocità massima 100 Kmh. Ma la novità è l’abbinamento di celle solari in silicio monocristallino a un set di batterie che possono essere caricate dalla rete elettrica.
I test in pista condotti sul prototipo, hanno evidenziato come dall’energia ottenuta dalle celle solari sia possibile ottenere un’autonomia di 20 chilometri, che corrisponde mediamente alla distanza percorsa da un cittadino europeo per recarsi al lavoro. Aggiungendo a questo dato anche la carica offerta dalle batterie in litio, emerge che l’autonomia è sufficiente per percorrere fino a circa 150 chilometri.