Pubblicazione del 6 Settembre 2012 su “Il Messaggero”
Pubblicazione del 6 Settembre 2012 su “Cronaca di Roma”
Pubblicazione del 7 Settembre 2012 su “Corriere della Sera”
Pubblicazione del 7 Settembre 2012 su “Corriere dello Sport”
Al giorno di oggi, fortunatamente, la consapevolezza ambientale si fa sempre più viva in ognuno di noi e ci sprona ad avvicinarci a tutte quelle soluzioni disponibili per migliorare la salute del nostro pianeta e, quindi, di noi stessi.
Il fotovoltaico è sicuramente uno dei più conosciuti strumenti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili naturali e assolutamente non inquinanti. Ma è reale il vantaggio ecologico ed economico dell’utilizzo di questa fonte energetica? La risposta a questo primo quesito è: “Assolutamente sì!”
Indiscutibile quanto sia utile all’ambiente la scelta di acquistare un impianto fotovoltaico; però non dimentichiamoci di associarci anche la convenienza economica dello stesso. Si sono confuse un po’ le idee con i nuovi decreti emanati nelle ultime settimane, ma chiariamo e tranquillizziamo, fin da subito, il lettore, che il guadagno economico nel costruirsi un impianto fotovoltaico c’è tutt’ora e di seguito vi spiegheremo il perché.
Decidere di acquistare un impianto fotovoltaico, ci pone generalmente di fronte a tre diversi momenti in cui siamo assaliti da leciti dubbi e titubanze. Ma vi possiamo dimostrare come ogni questione è facilmente risolvibile e come l’optare per il fotovoltaico sia la soluzione più ecologicamente ed economicamente valida.
All’inizio, non appena si sente parlare di energia solare, ci si pone la domanda tipo: “Perché rinunciare ad ottenere corrente dal normale nostro gestore di energia elettrica?”
L’energia solare è, innanzitutto, generata da una fonte inesauribile e non inquinante quale il Sole. Quindi, ha un costo 0 per naturale generazione e, in più, non crea dipendenze economiche perché prodotta in casa: non esisteranno mai oneri economici derivanti dalla distribuzione e dalla fornitura di attori esterni.
Una volta installato il mio impianto, “Quanto durerà la mia convenienza?”
Studi scientifici effettuati sui primi impianti fotovoltaici installati negli anni ’80, hanno misurato che il rendimento dei pannelli diminuisce in media di solo 0,4% all’anno circa. Ciò significa che il vostro impianto, dopo i primi 40/45 anni produce ancora tra l’80-85% dell’energia iniziale e solo dopo un secolo dimezzerà la sua efficienza arrivando a produrre tra il 60% e il 50%. L’investimento economico, ed ecologico, è più che ripagato già nei primi anni, grazie a: la possibilità di vendere il surplus di energia prodotta (scambio sul posto); la continua crescita dei costi per la produzione di energia elettrica da fonti fossili; la notevole riduzione della spesa per l’acquisto di un impianto che, se fino ad oggi è stata determinata dall’incremento della competitività del mercato, ora sta godendo di un ulteriore impulso grazie al progressivo esaurimento degli incentivi.
Infine, quando oramai il nostro impianto sarà obsoleto, “Che fine faranno i moduli fotovoltaici?”
Innanzitutto chiariamo che i pannelli fotovoltaici possono essere riciclati fino al 90%, essendo composti da silicio, vetro e alluminio che, una volta separati, sono facilmente riciclabili e utilizzabili per realizzare altri pannelli o oggetti di diversa natura.
Il 24 Luglio 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il testo definitivo della “nuova Direttiva RAEE/2012/19/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 Luglio 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”. Il termine di recepimento della nuova Direttiva per gli stati membri è fissato entro il 14 Febbraio 2014. Nell’ambito di applicazione della nuova Direttiva, sono stati inclusi i pannelli fotovoltaici. Ma indipendentemente dall’inclusione nei RAEE dei moduli fotovoltaici, il IV Conto Energia (D.M. 5 Maggio 2011), ha stabilito che dal 1° Luglio del corrente anno, tutte le aziende che producono o importano pannelli fotovoltaici devono garantire lo smaltimento degli stessi a fine vita. Il tutto si realizza con l’adesione ad un sistema o consorzio autorizzato.
Molte aziende importatrici di pannelli fotovoltaici solo ora si stanno adeguando alle nuove normative, ma Solaria Energy, per la quale è sicuramente una prerogativa la salvaguardia dell’ambiente, ha selezionato come sue fornitrici tutte le aziende italiane ed estere iscritte al PV Cycle. É questa l’associazione internazionale che gestisce un programma completamente operativo di raccolta e riciclaggio di moduli fotovoltaici, a fine ciclo vita, in tutta Europa.
Solaria Energy è la scelta migliore per responsabilità ed affidabilità che esista in questo momento sul mercato perché garantisce un rapporto di piena trasparenza e totale attenzione all’ambiente. È una certezza che, installatori e progettisti che entrano in rapporto lavorativo con Solaria Energy, non rimarranno delusi dai servizi pre e post vendita offerti, nonché dalla tutela legale riguardo, appunto, lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici.