Pubblicazione del 3 Settembre 2012 su “Il Messaggero”
Pubblicazione del 5 Settembre 2012 su “Corriere dello Sport”
Sono due le date significative sul futuro del fotovoltaico: il 12 Luglio scorso, infatti, si è ufficialmente raggiunta la soglia dei 6 miliardi di euro di incentivi per gli impianti fotovoltaici. Questo traguardo, ottenuto in poco più di un anno, ha praticamente posto fine al Quarto Conto Energia. I residui 700 milioni di euro saranno a disposizione fino al 27 Agosto, data in cui entrerà in vigore ufficialmente il V Conto Energia.
In Aprile avevamo avuto un’anticipazione del testo del decreto che avrebbe determinato il nuovo sistema incentivante e, com’era prevedibile, aveva creato non pochi dubbi e perplessità da parte degli stakeholder del settore. L’ufficializzazione ha confermato molte delle direttive già presenti nel testo ma, alcune modifiche proposte dalle Regioni, non sono state prese in considerazione.
Riassumiamo schematicamente le principali novità.
La prima e probabilmente la più importante, è la rivisitazione delle tariffe incentivanti: rispetto ai valori del precedente Conto Energia, ci saranno tagli del 50% per tutti gli impianti installati su edifici e con potenza non superiore ai 3kW, e del 75% per quelli installati a terra con potenza maggiore di 1MW.
Fortunatamente sono previsti dei premi cumulabili per tutti gli impianti le cui componenti principali siano di provenienza europea e per quelli installati in sostituzione di coperture in amianto.
Un’altra differenza principale rispetto al precedente Conto Energia è che il vecchio “scambio sul posto” non esisterà più, ma verrà sostituito da una “tariffa premio” sulla quantità di energia auto-consumata.
Il cambiamento che, invece, ha creato maggiori criticità, è stato l’introduzione di una nuova soglia di potenza oltre la quale è d’obbligo l’iscrizione al registro impianti per poter accedere all’incentivazione; tale registro diventerà una sorta di graduatoria che comprenderà tutti gli impianti ammessi all’incentivazione sulla base anche di opportuni criteri determinati dal GSE. Questi criteri di priorità sono: particolare efficienza energetica, rimozione di amianto, interventi di bonifica, utilizzo di materiali made in EU e impianti al servizio di attività produttive. La Conferenza delle Regioni aveva richiesto un innalzamento a 100kW, ma sono stati confermati i 12kW. Questo valore può salire a 20kW soltanto nell’eventualità che venga accettata una riduzione delle tariffe pari al 20%, e a 50kW nel caso in cui gli impianti siano realizzati contestualmente ad interventi di bonifica da amianto.
Esistono poi tre casistiche, rispettate le quali, non esiste obbligo di iscrizione al registro: se l’impianto è integrato con caratteristiche innovative, se è a concentrazione e, infine, se viene installato su edifici e terreni della pubblica amministrazione.
All’uscita del V Conto Energia, una buona notizia è stata che il tetto massimo di spesa aggiuntiva per gli incentivi è stato fissato a 700 milioni di euro annui, invece degli iniziali 500 previsti nella Bozza. Sono riservati ulteriori 50 milioni di euro agli impianti che rientrano nelle tre casistiche citate precedentemente.
Abbiamo chiesto ad Antonio Muoio, CEO di Solaria Energy e grande esperto del settore, quali sono le sue aspettative riguardo il mercato del fotovoltaico dopo l’ufficializzazione del V Conto Energia: “Ritengo che il nuovo sistema incentivante stia semplicemente seguendo la linea di azione del Governo per il raggiungimento della Grid Parity; avvicinarsi al mondo delle energie rinnovabili non deve spaventare anche se, con il passare del tempo, gli incentivi statali diminuiscono sempre più. Con il diminuire degli incentivi infatti, abbiamo assistito ad un progressivo abbassamento dei prezzi dei vari componenti fotovoltaici con conseguente riduzione dei costi necessari per la realizzazione degli impianti.
Fossilizzarsi sull’idea che è conveniente installare un impianto fotovoltaico soltanto se si ottengono gli incentivi è quindi sbagliato. Inoltre, anche se non dovessimo ricevere più alcun incentivo nell’installazione la convenienza rimane anche se consideriamo il solo fatto di non pagare più la bolletta dell’energia elettrica. Infine, non dimentichiamoci dell’assoluto vantaggio ambientale nel decidere di usufruire di una fonte energetica come il Sole: rinnovabile, inesauribile, disponibile pressoché ovunque e non inquinante”.